Descrizione
«Tutti quanti credevano di essere più liberi e in grado di migliorare le proprie esistenze. Per certi aspetti era vero, fino a quando il lavoro c’era per tutti, ed è stato vero che siamo migliorati ma la cosa ha portato anche degli svantaggi, come quello di tralasciare lo studio per andare a lavorare. Penso che sia una cosa che abbia impoverito non poco questa città. L’ignoranza non ci ha portato fortuna».
LIDICE. Fu mio padre a chiamarmi così. Non era il nome di un uomo, ma di un piccolo villaggio, non lontano da Praga. Il simbolo del paese era una rosa rossa. Non so il motivo, ma è sempre stato un piacere associare il mio nome a un fiore.
Oltre a “L’insulto” nel libro sono presenti alcuni contributi “in risposta”, Note su lavoro e città a Prato, a cura di Giuseppe Panella, Fabio Bracci, Riccardo Cammelli, Luca Martinelli, Giorgio Pogliano.