Descrizione
Introdotta dalla prefazione del Ministro della Difesa, on. Guido Crosetto, l’Ambasciatore di Germania a Roma, S.E. Hans-Dieter Lucas e l’Ambasciatore di Grecia a Roma, S.E. Eleni Sourani, Il prisma della Storia. tre Visioni, una Memoria. La Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù. 1941 – 1943, (edizioni Medicea Firenze, 2025, pp. 632), a cura di Elisabetta Giudrinetti, con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Toscana, offre la disamina a tre voci – italiana, greca e tedesca – dei fatti accaduti a Cefalonia e Corfù durante la Seconda guerra mondiale.
Una vicenda, quella della Divisione Acqui nelle isole Ionie, che continua a suscitare interesse per i molteplici aspetti che la caratterizzano, cominciando dal rapporto che si creò tra la popolazione corfiota e cefalonita e le truppe di occupazione italiane e tedesche, analizzata nella pubblicazione dagli storici Spyros Gaoutsis, Pantelis Papaioannou e Petros Petratos.
Gli storici italiani Camillo Brezzi e Patrizia Gabrielli rivelano, invece, nelle pagine del loro saggio, gli aspetti più intimi di alcuni soldati della Acqui grazie alla lettura della loro corrispondenza personale prima dell’8 settembre 1943 e lo storico Lutz Klinkhammer affronta la riflessione, da parte tedesca, su come, all’indomani della conclusione della guerra, sia stato raccontato l’eccidio in Germania e sul difficile ricordo tedesco di quanto avvenuto a danno dei soldati italiani a Cefalonia.
Il giornalista Pierandrea Vanni, a corollario dei saggi proposti, trae stimolanti conclusioni.
Arricchiscono l’opera i brevi saggi dell’assessore regionale della Toscana, Alessandra Nardini, sul valore della Memoria; il gen. C.A. Massimo Panizzi, il gen. C.A. Libero Lo Sardo, l’ammiraglio Sq. Pierluigi Rosati e il ten. col. Giuseppe Furno evidenziano il ruolo delle Armi e i reparti aggregati alla Divisione Acqui (Esercito, Arma dei Carabinieri Reali, Regia Marina, Guardia di Finanza); don Santo Battaglia ricorda le figure dei religiosi che, a Cefalonia e Corfù, svolsero il delicato ruolo di cappellano militare e il presidente Martin Schulz si sofferma sull’impegno tedesco verso una memoria condivisa.
La seconda parte del saggio – ad opera di Elisabetta Giudrinetti, autrice anche dell’introduzione storica generale – è dedicata alla conoscenza dei luoghi di Cefalonia e Corfù che hanno visto la presenza della Divisione Acqui dal 1941 al 1943: un Itinerario della Memoria che, mediante il racconto dei fatti e la descrizione di ciò che è ancora emotivamente intriso della presenza dei militari italiani, ne ferma il ricordo e restituisce il vissuto trasmettendo, in un singolare sguardo, ciò che gli stessi militari videro e vissero: i tragici campi di battaglia, i centri di prigionia o esecuzione, ma anche la bellezza delle Ionie, la storia secolare di una chiesa o un palazzo, i teatri…, o una delle tante taberne in cui i giovani soldati sedevano a bere il raki o l’ouzo assieme ai commilitoni e la popolazione locale.
Molti video (con interviste, filmati storici, racconti vari), in modalità QR code, accompagnano l’intera pubblicazione.
				

													


