Descrizione prodotto
Ai lavoranti delle antiche Conce
Al mio paese
Alla mia famiglia
«Non so calcolare il tempo di una vita. Non riesco a trovare una spiegazione razionale, accettabile, allo scorrere dei giorni o al ritmo inarrestabile delle stagioni. So soltanto che tutto se ne va. Più o meno velocemente tutto scompare, attimo dopo attimo, giorno dopo giorno, ignorando i desideri, i sentimenti e le aspirazioni umane. In questa misteriosa corsa del tempo, ogni esistenza è destinata ad allontanarsi per sempre, lasciando di sé solo pochi ricordi: poche preziose scie della memoria che, in alcuni casi, sembrano veramente possedere un’incredibile e straordinaria capacità di sopravvivenza».
Un’antica storia di famiglia torna a vivere nonostante il tempo e la dimenticanza. I fatti, ambientati in un paese della campagna fiorentina, prendono origine nel 1808, corrono paralleli alla vita di un’importante fabbrica del territorio e si esauriscono con la fine di questa, nel 1954.
La narrazione si insinua veloce in una cronaca ordinaria di vicende comuni, dove il valore della memoria prevale su ogni proposito letterario e lo scorrere dei fatti procede con il ritmo cadenzato del diario appassionato e irripetibile della vita.
LEGGI LA RECENSIONE di Mariagrazia Carraroli su Literary –> http://www.literary.it/dati/literary/c/carraroli_mgra/le_stagioni_scomparse.html
Giovanni Bacci è nato a Campi Bisenzio dove ha svolto l’attività di medico generico. Appassionato di storia locale ha scritto numerosi articoli e recensioni. In particolare è stato curatore, coautore e autore di: E la Storia è ancor vera (1989), Villa alla Marina (1991), Villa dell’Olmo (1993), Parroco per Cinquant’anni (1993), Campi Bisenzio, un anno di guerra (1994), Chiesa dell’Autostrada del Sole San Giovanni Battista (2003), L’Oratorio della Madonna della Neve (2005), Villa Permoli di Tomerello (2007), Villa il Palagio di San Lorenzo a Campi (2015), Il Guardiano del Faro (2018)
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